G. Battista Marino | ||
Lasua Donna in cera Rose, viole, e gigli | O Api ingegnose, raccoglieste rose, viole e gigli per creare la cera, che poi doveva rappresentare l’immagine di questa Dea. Ora per alto potere d’Arte, o forse d’ Amore, nel primo aspetto ogni fiore torna sul suo bel viso. Ora voi, Api amorose, tornate dai fiori bianchi e vermigli del suo volto a raccogliere gigli, viole e rose. | |
Nido d’api nella statuadi Cicerone Ingegnose son l’Api, | Le api sono ingegnose se guardi il miele che producono così dolce, ma ancor di più se guardi il luogo dove lo fanno. L’abile sciame corre in quel marmo espressivo che nelle labbra amabili conserva ancora i favi dorati, e nelle parole mantiene la pungente ingegnosità. | |